A scuola la bic era meglio del computer?
di Marco Lodoli
Prima le cose stavano così: sul suo ipercartaceo registro l’insegnante scriveva le assenze del giorno, i voti delle interrogazioni e dei compiti in classe, l’argomento trattato durante la lezione. Tempo impiegato per questi doveri: un minuto, forse anche meno.
Bastava una Bic smozzicata e un minimo di attenzione per mettere a posto tutto quanto.
Oggi con il registro elettronico la faccenda si è incredibilmente complicata. Il tempo impiegato per mettere in ordine il registro elettronico viene comunque sottratto al tempo della lezione, e mentre il prof si districa nell’immateriale labirinto informatico i ragazzi fanno concretissima caciara.
Bisognerebbe poi avere in ogni classe un tablet, cosa che non sempre accade, a me non accade, ad esempio. E se il tablet c’è.