In banca arriva la firma digitale garantita dai dati biometrici
Il sistema autorizzato dal Garante prevede, infatti, che il cliente scriva più volte la propria firma su un apposito tablet. In questo modo vengono rilevate alcune caratteristiche della sottoscrizione (ritmo, velocità, pressione, accelerazione, movimento) che rappresentano dati biometrici che vengono inviati a un server ad hoc che li converte in una sequenza di caratteri. Sequenza che viene memorizzata e archiviata e che il database utilizzerà come parametro ogni volta che il cliente firmerà nuovamente.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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